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Logistica inversa: definizione, esempi e vantaggi

Francesca Vannucci
Francesca Vannucci
Communication Specialist
6 min
Logistica inversa: definizione, esempi e vantaggi

Lo scopo e i tipi di logistica

La logistica è un processo fondamentale per ogni azienda per garantire il flusso efficiente di merci, informazioni e risorse lungo tutta la filiera produttiva e distributiva. Sempre più spesso viene definita logistica integrata, poiché coinvolge in modo coordinato tutte le attività legate alla gestione della supply chain. Questa si articola in quattro principali tipologie:

  • la logistica in entrata, che gestisce l’approvvigionamento di materie prime e componenti;
  • la logistica interna, che coordina i movimenti all’interno dell’azienda;
  • la logistica distributiva, che si occupa della consegna del prodotto finito al cliente finale;
  • la logistica inversa, dedicata alla gestione dei resi, dei ritiri e del recupero delle merci.

I temi di sostenibilità e innovazione sono prevalenti anche nel mondo della logistica e supply chain: stanno infatti assumendo sempre più rilevanza anche la logistica verde, focalizzata sulla riduzione dell’impatto ambientale, e la logistica urbana, pensata per rendere più efficiente la distribuzione dell’ultimo miglio nei centri cittadini. Tutti questi aspetti contribuiscono a costruire un sistema logistico moderno, flessibile e orientato alle esigenze dei consumatori, anche nel contesto dell’e-commerce internazionale.

Cosa si intende per logistica inversa?

La logistica inversa, anche denominata reverse logistics o logistica di ritorno, è la parte della logistica che si occupa della gestione del flusso fisico dei prodotti nella direzione opposta rispetto a quella tradizionale: dal cliente finale verso l’azienda rivenditrice o produttrice. Nello specifico, la logistica inversa gestisce tutte le attività legate ai resi, al recupero di merce non venduta, difettosa, danneggiata o scaduta, oltre al riciclo, allo smaltimento o al ricondizionamento degli articoli restituiti.

Questo processo è diventato sempre più rilevante per le imprese, soprattutto nel settore e-commerce, dove le aspettative dei clienti in termini di facilità e rapidità dei resi sono elevate. Una logistica di ritorno ben strutturata non solo migliora la customer experience, ma contribuisce anche alla sostenibilità e all’efficienza operativa dell’azienda, riducendo sprechi e costi associati alla gestione delle merci rientrate.

Il processo della logistica inversa

La logistica inversa funziona attraverso un insieme di attività coordinate che permettono all’azienda di gestire in modo efficiente i flussi di merce in entrata, una volta che il cliente ha deciso di restituire un prodotto. Avere un processo strutturato e ben definito per la propria logistica di ritorno è fondamentale per ridurre i costi, minimizzare gli sprechi e migliorare la soddisfazione del cliente. Naturalmente, il processo può variare a seconda del settore e del tipo di prodotto: ad esempio, un e-commerce di abbigliamento si troverà a gestire resi frequenti da parte dei clienti, mentre aziende del largo consumo possono implementare sistemi più complessi come il ritiro di contenitori in vetro direttamente a domicilio.

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Qualunque sia il modello di business, un processo di logistica inversa efficace prevede tre fasi principali:

Gestione del reso

Il processo ha inizio non appena il cliente attiva il reso tramite il sito o l’app dell’azienda. In questa fase, assicurati di programmare la spedizione di ritorno, approvare l’eventuale rimborso e organizzare la sostituzione del prodotto in caso di merce danneggiata. Chiedere al cliente il motivo del reso (es. “articolo non conforme alla descrizione” o “problemi di qualità”) può aiutarti ad accelerare l’intero processo e a migliorare il servizio.

Valutazione del prodotto restituito

Una volta ricevuto, il prodotto va ispezionato per determinarne lo stato. Deve essere pulito? Riparato? Ricondizionato? Per rendere più efficiente questa fase, è utile stabilire delle categorie predefinite come “riparazione”, “riciclo” o “refurbish” (ricondizionamento).

Smistamento verso la destinazione finale

In base alla valutazione, il prodotto deve essere inviato rapidamente al reparto o al partner responsabile del trattamento. I prodotti da riciclare, ad esempio, vanno smontati per recuperare eventuali componenti riutilizzabili, mentre quelli non recuperabili devono essere smaltiti nel rispetto delle normative ambientali. Gli articoli riparabili possono essere restituiti al cliente se coperti da garanzia, oppure messi in vendita come prodotti rigenerati.

Un sistema di logistica inversa ben gestito rappresenta un vantaggio competitivo per la tua azienda: non solo ti permette di risparmiare sui costi, ma contribuisce anche a migliorare la sostenibilità del business e la fidelizzazione dei clienti.

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Alcuni esempi dei processi di logistica inversa

I processi coinvolti nella logistica inversa sono molteplici e possono variare in base al settore e al modello di business. Tuttavia, ci sono alcune attività ricorrenti che rappresentano le fondamenta di una strategia efficace di logistica di ritorno. Ecco i principali esempi:

Gestione dei resi

È il processo più comune nella logistica inversa: avviene quando un cliente restituisce un prodotto perché danneggiato, non conforme alle aspettative o della taglia sbagliata. Nell’e-commerce, si stima che circa il 30% degli ordini online venga restituito1: per questo è fondamentale offrire un’esperienza di reso semplice e fluida per fidelizzare i clienti.

Ricondizionamento e remanufacturing

Questa attività prevede la riparazione o la ricostruzione di prodotti difettosi o usurati. Alcune aziende recuperano anche singoli componenti da articoli non più funzionanti per riutilizzarli altrove. Oltre a ridurre gli sprechi, queste soluzioni consentono di risparmiare sui costi di produzione e materiali.

Gestione degli imballaggi

Un’attività e-commerce, ad esempio, può invitare i clienti a usare l’imballo originale per restituire un prodotto difettoso, così da poterlo riparare e rispedire riutilizzando lo stesso materiale. In questo modo si riducono rifiuti e spese logistiche.

Gestione dei prodotti invenduti

Capita che i rivenditori restituiscano al fornitore merci rimaste invendute, spesso a causa di previsioni di domanda errate o fallimenti nella consegna. Questa pratica aiuta a liberare spazio a magazzino e a contenere le perdite.

Reso di attrezzature a noleggio

Nel caso di beni noleggiati o in leasing, alla fine del periodo contrattuale i prodotti tornano al fornitore, che potrà decidere se riciclarli, revisionarli o rimetterli sul mercato.

Riparazioni e manutenzione

Molte aziende offrono garanzie post-vendita che prevedono il rientro del prodotto per interventi di riparazione. È il caso, ad esempio, di dispositivi elettronici come laptop o smartphone, che vengono sistemati e poi restituiti al cliente.

Gestione del fine vita del prodotto

Quando un articolo ha esaurito la propria utilità e non è più riparabile, entra nella fase di fine vita. In questo caso, l’azienda dovrà occuparsi del corretto smaltimento o riciclo, nel rispetto delle normative.

I vantaggi della logistica inversa

Integrare un sistema di logistica inversa ben strutturato all’interno della tua azienda ti porterà numerosi vantaggi, sia operativi che strategici. Con un maggior controllo dello stock potrai gestire in modo efficiente i resi, gli articoli difettosi o invenduti, ottimizzando la gestione del magazzino e riducendo le perdite economiche legate all’obsolescenza dei prodotti.

Potrai inoltre ridurre l’impatto ambientale della tua azienda: attraverso pratiche come il riciclo, il riutilizzo degli imballaggi e il ricondizionamento dei prodotti, la logistica di ritorno contribuisce concretamente a diminuire i rifiuti e il consumo di risorse. Questo approccio è parte integrante di una strategia di logistica sostenibile, che punta a coniugare efficienza e responsabilità ambientale.

Infine, una logistica inversa efficace migliora la customer experience: offrire ai clienti una procedura di reso chiara, veloce e trasparente rafforza la fiducia nel brand e aumenta le probabilità di acquisti futuri.

In un mercato competitivo come quello dell’e-commerce internazionale, la capacità di gestire bene la logistica di ritorno rappresenta un vero e proprio vantaggio competitivo. Per questo avere un partner logistico affidabile è fondamentale per gestire al meglio questi processi e poterne cogliere i benefici.

1 - Invesp